Perché l’importanza della pratica e postura del TaiChi (Taijiquan)

Quando vedo entrare in palestra per la prima volta un principiante noto benevolmente un po’ di confusione e titubanza, proprio come successe a me la prima volta, ma oserei dire che è capitato quasi a tutti. E’ come quando, malgrado una certa eccitazione, entri per la prima volta nel nuovo ufficio e cerchi in qualche modo di trovare un qualcosa a cui aggrapparti per tornare ad uno stato emozionale più tranquillo e rilassato. Quel momento è stato per me l’inizio del percorso con il Taijiquan e che non è stato affatto semplice. Venivo spesso reimpostato, ripreso (nel senso buono) e indirizzato nella giusta postura. Le difficoltà erano diverse e l’approccio era completamente da cambiare, da contratto a rilassato, da arrabbiato con me stesso per la semplicità del gesto e il non riuscirci, al lasciare andare e continuare a provare sotto la gestione oculata dell’insegnante. Per cui capisco l’indecisione di tante persone nel convincersi di iscriversi e provare un qualcosa che non si conosce, si ha il timore di essere guardati o giudicati, di non essere in grado di riuscire o addirittura di essere d’intralcio al corso, ma nulla di tutto ciò è poi così vero. Detta così sembra anche stressante la cosa, se poi ci metti anche l’insegnate che ogni volta che fai un movimento o un passo è lì ad indicarti e a modificarti la postura sia statica che dinamica, perché non corrispondente ai principi e regole che sono all’interno della pratica del Taijiquan, la cosa diventa un po’ pesante.

Ma dimmi, se tu volessi imparare una cosa che sai che ti farà bene sia fisicamente che mentalmente, che ti allontana dai pensieri, che sai può rimetterti in forma, tonico, presente, rilassato, carico di autostima, più concentrato e perché no (dato dall’orario del corso 19:30 / 21:00), iniziare una dieta ipocalorica per la riduzione del peso, che ripristina l’assetto posturale e rinforza ossa, muscoli e tendini, che migliora il riposo, che al caso ti permetta di difenderti, che ripristina il moto dopo operazioni chirurgiche e consigliato dalla maggior parte dei medici come pratica salutare ed equilibrante dell’intero organismo…..cosa faresti? Per lo meno una telefonata o una mail di informazioni ci sta, non credi?

Il movimento è alla base della salute e un buon movimento fatto con dei solidi principi e regole posturali create dalla pratica centenaria del Taijiquan, porta ai risultati suddetti. Forse in altre arti marziali, la postura è meno considerata, così da optare maggiormente al combattimento puro. Ecco perché uno dei motivi per cui il Taijiquan è considerato utile per migliorare non solo la postura, ma equilibrare il corpo e la concentrazione mentale, mantenendo una struttura ossea adeguata al tipo di movimento e scopo ultimo dello stesso è spesso suggerito anche dai medici.

Come scopo ultimo intendo il motivo o le ragioni per cui il praticante si iscrive al nostro corso di Taijiquan, come ad esempio la capacità di difendersi o per apprendere e migliorare la capacità di concentrazione, di autostima, oppure per migliorare la propria salute in generale o com’è accaduto, prepararsi fisicamente ad una determinata attività sportiva. Questi sono solo alcuni esempi o motivi per cui le persone praticano il Taijiquan. Tornando alla postura, scopo di questo post è che la pratica ha l’obiettivo di raggiungere prestazioni fisiche e mentali ottimali. Tali prestazioni richiedono però una modalità che è alla base di tutto ciò, l’integrità posturale.  Questa, consente la stabilità e il controllo attraverso la propriocezione sviluppando una profonda comprensione del micro movimento e della sua funzione.

Lo studio delle forme o Taolu che caratterizzano lo stile di TaiChi studiato, aiutano a comprendere le varie posizione del corpo durante la sequenza. Ogni posizione “statica” (bloccata in un qualsiasi punto della forma o Taolu), va controllata sistematicamente dalla testa ai piedi, su ogni articolazione ed è un lavoro che non ha fine, perché la perfezione non ha limiti. Tutto cambia e il cambiamento (biànhuà -變化) è uno dei principi cardine della pratica. Quando una parte del corpo si muove, tutto il corpo si muove all’unisono ma non nello stesso istante. Sembra un movimento unico, ma la proprietà cinetica del gesto e cioè l’energia che sprigiona il corpo generata dal suo movimento, porta a generare un movimento ad elica o spirale che in sequenza, dal piede (radicamento), sale verso le gambe al nostro centro (il dantian, nel centro delle viscere poco sotto l’ombelico) e viene distribuito nel corpo fino dove necessario per la finalità del gesto marziale.

Certo è, che se la postura non è assolutamente equilibrata, non possiamo ottenere l’armonizzazione necessaria per ottenere un movimento “libero”. Più il corpo è libero (inteso la libertà di movimento articolare), più il corpo è veloce. Più il corpo è veloce, più il rapporto tra peso e velocità genera potenza ed energia cinetica.

Ma tutto ciò cosa c’entra con la postura del TaiChi (Taijiquan).

Quello di cui abbiamo parlato sopra, non è altro che la parte finale di una comprensione più ampia del movimento a finalità sportiva, o di difesa personale. Nel caso invece di un maggior interesse per la parte salutare della pratica, il nostro centro o dantian se ben bilanciato dall’intera struttura corporea, armonizza il movimento delle braccia e delle gambe, donando una sensazione di benessere al corpo-mente.

Come dicevo inizialmente, ognuno di noi si pone un obbiettivo costruito su un percorso specifico per ottenere il risultato desiderato, l’insegnante in questo caso deve semplificare quanto possibile il tuo percorso, ottimizzandone le prestazioni, per cui il suo continuo ripristino della postura ottimale fa parte di questo processo. Accettare di rimuovere ciò che non va, da ciò che ti è utile al perseguimento, è il principio fondamentale per ricercare il miglioramento che provvederà a rimuovere quegli squilibri posturali acquisiti e gli schemi di movimento errati. Nel tempo, con attenzione, pazienza e umiltà avrai anche tu la possibilità di cambiare e migliorare.

Suggerisco sempre a chiunque di partecipare ad un corso di Taijiquan o TaiChi, spiegato e praticato con insegnanti che conoscono la materia e che hanno a loro volta Maestri con l’esperienza di anni e anni di pratica assidua e continua.

Si lo so, sembra uno spot pubblicitario al mio corso di TaiChi, ma a volte essere diretti e sinceri per chi può e vuole partecipare, è un suggerimento legittimo perché lo vivo ogni giorno.

Un bravo genitore educa, non insegna. L’insegnamento va accostato a chi sa e conosce la materia. A buon intenditore, poche parole!

Ti aspetto in palestra.

Gianluca