Zhan Zhuang: radicamento e potenziamento interiore.

Lo Zhan Zhuang è una pratica del Qi Gong che si concentra sull’auto-terapia e sull’incremento del potenziale umano attraverso posizioni statiche e visualizzazioni. Questa disciplina, con radici millenarie nella tradizione cinese, è stata resa più accessibile al pubblico nel XX secolo dal Gran Maestro Wang Xiang Zhai, fondatore dello stile Yi Quan, anche denominato Dachenquan.
Principi fondamentali di tale pratica:
- Mente e intenzione (Yi): La pratica dello Zhan Zhuang si avvale dello Yi, che si traduce come “mente” o “intenzione”. L’uso corretto della mente e delle visualizzazioni è cruciale per attivare le percezioni sensoriali, mentali, autocoscienti e intuitive.
- Aderenza (nian): Un altro concetto chiave è il Nian (粘), che significa “incollare”, “aderire”. Nel contesto dello Zhan Zhuang, il Nian si riferisce alla capacità di connettersi sia internamente con il proprio corpo, sia esternamente, con l’ambiente e le forze esterne.
- Rilassamento (song) e ascolto (ting jin): Il Song (rilassare le tensioni del corpo) è essenziale per permettere al corpo di adattarsi e fluire, mentre il Ting Jin (ascolto) è la capacità di percepire e successivamente comprendere (Tong Jin), le informazioni che arrivano dall’interno e dall’esterno.
Di seguito 3 diversi esercizi di base per praticare correttamente lo Zhan Zhuang.
Primo esercizio: Questo livello iniziale si concentra sullo scarico del peso a terra e sulla connessione con la forza, ad esempio l’acqua, attraverso la visualizzazione.
Obiettivo: Questo livello iniziale si concentra sullo scarico del peso a terra, rilassamento e connessione con la forza dell’acqua. Si sviluppa la capacità di percepire e rispondere alle forze esterne, immaginando di essere immersi fino alle spalle e spinti dall’acqua.
Come si pratica:
- Posizione: Assumi la posizione base dello Zhan Zhuang (vedi foto qui sopra, detto anche “palo immobile”).
- Visualizzazione: Immagina di essere immerso in acqua fino alle spalle. Senti l’acqua che ti avvolge e che esercita una pressione sul tuo corpo.Respirazione: Inspira ed espira in modo naturale, permettendo al corpo di rilassarsi ad ogni respirazione.Movimento: Visualizza l’acqua che ti spinge in diverse direzioni (avanti, indietro e lateralmente). Mantieni la stabilità e l’equilibrio adattandoti alla sua “forza” con l’intero corpo.
- Nian o incollare/aderire: Sviluppa la capacità di “aderire” alla forza dell’acqua, sentendo come il tuo corpo si connette internamente per mantenere l’equilibrio.
Applicazione: Questo esercizio base è fondamentale per sviluppare il rilassamento, la centratura, il radicamento e la capacità di adattamento del corpo alle varie forze visualizzate, adattandosi man mano che passa il tempo, in modo sempre più veloce ed efficace.
Esercizio 2: Con questa pratica si sviluppa la capacità di percepire e rispondere alle forze esterne, immaginando di essere tirati ad esempio, da elastici.
Obiettivo: In questo livello, si continua a lavorare sulla capacità di percepire e rispondere alle forze esterne, ma questa volta immaginando di essere tirati appunto, da elastici. In questo modo si sviluppa una risposta contraria all’esercizio 1.
Come si pratica:
- Posizione: Mantieni la posizione base dello Zhan Zhuang (quella in foto).
- Visualizzazione: Immagina che degli elastici siano agganciati a diverse parti del tuo corpo e che ti tirino in varie direzioni.Resistenza: Opponi resistenza alla forza degli elastici, mantenendo l’equilibrio e la stabilità.
- Connessione: Senti come il tuo corpo si connette internamente per resistere alla trazione degli elastici, creando “aderenza e connessione” (nian) tra le varie parti del corpo.
Applicazione: Questo programma aiuta a sviluppare ulteriormente la forza interna, la capacità di opporsi alle forze esterne e la consapevolezza delle connessioni interne del proprio corpo.
Esercizio 3: Si lavora sulla stabilità e la centratura, immaginando di abbracciare il tronco di un albero (come da foto).
Obiettivo: Questa pratica si concentra sempre sulla stabilità e la centratura, ma con uno spunto in più, e la capacità di generare forza da una posizione statica come il “palo immobile”. La visualizzazione è statica (come un albero) e il praticante inizia l’azione, non reagisce a forze esterne.
Come si patica:
- Posizione: Assumi la posizione base dello Zhan Zhuang (quella della foto).
- Visualizzazione: Immagina di abbracciare un grande albero con le braccia, mantenendo spalle e gomiti rilassati e lasciati cadere verso il basso.
- Spinta: Visualizza di spingere o spostare l’albero, generando forza da tutto il corpo (piedi, gambe, tronco e braccia).
- Connessione: Senti come la forza si propaga da terra attraverso il corpo fino alle mani, creando una “super connessione” tra le varie parti del corpo.
Applicazione: Questo esercizio è essenziale per sviluppare la forza interna, la stabilità e la capacità di generare potenza da una posizione statica, abilità fondamentali per le arti marziali e per la salute, basti pensare che nelle arti marziale cinesi denominate “interne” (neijia), è l’esercizio di base e pratica continua, senza la quale è impossibile andare avanti nel programma di studio.
Applicazioni e benefici
Lo Zhan Zhuang offre numerosi benefici, tra cui:
- Miglioramento dell’equilibrio psico-fisico.
- Riabilitazione e prevenzione.
- Aumento dell’energia e della vitalità.
- Longevità.
- Capacità di difesa personale.
- Maggiore consapevolezza di sé e del proprio corpo.
- Gestione delle emozioni e dello stress.
Ora qualche suggerimento per la pratica.
- Pazienza e costanza: lo Zhan Zhuang richiede tempo, dedizione e pratica costante con un insegnante attento e preparato.
- Ascolto del corpo: Presta attenzione alle sensazioni fisiche e impara ad adattare la pratica alle tue esigenze.
- Visualizzazioni corrette: Utilizza le visualizzazioni specifiche per ogni esercizio, così come descritto e senza improvvisare.
- Progressione graduale: Rispetta i tempi e non cercare di accelerare il processo di apprendimento.