Taijiquan della Scuola Li

Il Li pai Taijiquan (Taijiquan della scuola Li).

Conosciuto anche come Li pai Quanfa (Metodo della scuola Li), è uno stile unico, estremamente raro al di fuori della Cina.

A un’analisi attenta sarebbe difficile far rientrare questo stile all’interno delle categorie cui si è abituati catalogare i metodi di combattimento tradizionali cinesi, poiché nella sua natura eclettica e sincretica il Li pai Taijiquan sfugge a ogni parametro di classificazione canonico: metodo interno o metodo esterno? Stile del Nord o stile del Sud?
Sebbene ogni stile tradizionale cinese presenti in sé una parte interna e una parte esterna e sia il risultato della fusione di più conoscenze e metodi di combattimento e di mantenimento della salute, il Li pai Taijiquan risulta essere uno stile che fonde in maniera cosciente e metodica sistemi interni ed esterni, di diversa provenienza geografica, in un corpus unico e organico.

Lo stile è il prodotto finale della ricerca e del perfezionamento di diversi metodi di combattimento come il Taijiquan del Nord (lignaggio di Yang Luchan), il Taijiquan del Sud(lignaggio di Gan Danran), lo Yue shi Xinyi Quan di Yue Qingshan, il Baguazhang di Dong Haichuan e un particolare metodo dello Shaolin del Nord. Lo stile appare come una combinazione unica di stili interni e stili esterni, in cui gli elementi dei primi supportano e sviluppano gli elementi dei secondi e viceversa. La particolarità dello stile risiede nel saper riassumere in modo comprensivo e coeso differenti metodi e principi, in un sistema completo ed eclettico, capace di fondere insieme il duro e il morbido, l’interno con l’esterno. Un’altra particolarità che rende unico il Li pai Taijiquan è il fatto che, sebbene lo stile unisca armoniosamente diversi metodi, lo studio di ogni metodo può essere intrapreso separatamente come un sistema a parte. Lo stile comprende al suo interno tre sistemi distinti: Shaolin Quan, Yue shi Xinyi Quan e Taijiquan. Ognuno di questi tre sistemi può essere praticato e studiato separatamente, come uno stile a sé stante, ma, congiuntamente agli altri, rientra all’interno di un insieme più ampio e fortemente coerente. Osservando i movimenti del sistema Taijiquan, ad esempio, si nota l’influenza dello Xinyi Quan ed emergono elementi dello Shaolin Quan. In tempi passati, così come oggi, i praticanti del Li pai Taijiquan sceglievano, secondo le proprie inclinazioni ed esigenze, se iniziare lo studio con uno o l’altro sistema. Solitamente si intraprendeva da giovani lo studio dello Shaolin Quan, più dinamico ed energico, per poi passare dopo molti anni allo studio del Taijiquan e dello Xinyi Quan. Il Li pai Taijiquan, oltre alla parte marziale, presenta anche una parte meditativa, sia statica (in piedi, seduti e sdraiati) che dinamica, nonché numerosi esercizi di Qi-Gong. Nello stile si dice: “esprimere il Dào attraverso l’arte marziale”. Con il suo particolare metodo di allenamento lo stile incarna i principi e le leggi che soggiacciono ai cambiamenti tra Yin e Yang e le interrelazioni dei cinque agenti; lo stile riflette completamente la visione del movimento cosmico di divisione e unione, unione e divisione in cui tutto si muove incessantemente e tutto fa ritorno alla propria origine, anche l’uomo e la sua arte marziale. A causa della sua chiusura e della sua difficoltà, lo stile è rimasto piuttosto sconosciuto ai grandi circuiti delle arti marziali cinesi. Questo ha permesso tuttavia un mantenimento integrale degli insegnamenti tradizionali, evitando quegli ammodernamenti e semplificazioni che molti stili hanno subito durante gli anni ’70 e ’80. Ciò che è stato conservato è uno stile unico nel suo genere, capace di unire in maniera organizzata e completa metodi interni ed esterni, combattimento e pratica interiore. I movimenti dello stile, in ognuno dei suoi tre sistemi, riflettono un’attenzione estrema all’efficacia (sia sul piano marziale, sia sul piano della salute), a discapito della bellezza e della spettacolarità. Ne risulta uno stile dal sapore molto antico, puro e semplice, in cui è possibile rintracciare tutta la sapienza delle vecchie generazioni.

M° Eduardo Tobia della Scuola Longmen di Terni.